Lettera aperta
Per permettere una migliore valutazione, e pertanto un orientamento dei giovani studenti serio e rigoroso, anche giuridicamente, verso la scelta della libera professione, occorre poter valutare i rispettivi Ordinamenti professionali (leggi che regolano le professioni intellettuali).
I Periti Agrari e Periti Agrari Laureati ritenendo che circoli da tempo una pubblicità fuorviante sulle oggettive competenze di diverse categorie, ritiene di fornire un utile strumento comparativo fra le due categorie similari, ma non equivalenti, ne equipollenti: Periti Agrari e Periti Agrari Laureati e Agrotecnici e Agrotecnici Laureati.
Purtroppo, dobbiamo constatare che alcuni Istituti Tecnici Agrari forniscono al Collegio degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureatigli elenchi degli studenti. Gli studenti ogni anno ricevono presso i propri domicili la loro pubblicità categoriale.
Il Consiglio Nazionale dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati ritiene il fatto preoccupante perché un numero significativo di giovani, fuorviati da questa pubblicità ingannevole, si orienta a sostenere gli Esami di Stato abilitanti la professione di Agrotecnico e Agrotecnico Laureato, anziché quella di Perito Agrario e Perito Agrario Laureato, fors’anche per quei contenuti tecnico scientifici degli Esami di Stato riconducibili alla Istruzione Professionale a non a quella Tecnica.
Il nostro Collegio ritiene queste azioni gravi non tanto per quella interpretazione che potrebbe ricondurre queste affermazioni ad una mera concorrenzialità fra categorie professionali, ma in quanto lesive della missione educatrice della scuola, che nella distinzione dei percorsi formativi e professionalizzanti dovrebbe offrire un modello che riconosce dignità e valore ai lavori, che si generano dalla “distinzione” di percorsi scolastici e/o formativi e dalla loro complementarità.
Ma è altrettanto singolare che uomini della scuola confondono orientamento con pubblicità ingannevole, confondono cioè la stessa missione che la scuola ha e deve avere di orientamento.
Non è casuale che il legislatore abbia nel contesto delle riforme costituzionali e istituzionali distinto il ruolo della istruzione professionale dalla istruzione tecnica.
Avere “passione per i nostri giovani significa, pertanto, riavviare una profonda riflessione sulla positiva “anomalia” dell’Istruzione Tecnica Agraria dagli altri indirizzi scolastici, proprio per recuperare quei principi ispiratori che ne hanno rappresentato la visione, l’ispirazione fondativa, fin dalla sua plurisecolare storia.
Nessuno può chiamarsi fuori, e pertanto, non è eludibile da parte di nessun educatore riflettere sulle condizioni di diplomati che in troppi casi (tre su quattro) non trovano occupazione corrispondente al titolo di studio conseguito e che certamente non possono trovare risposte dignitose nell’illusione di lavori “equipollenti” di livello altro, fors’anche manuale. Non possiamo tollerare che alcuni Dirigenti degli Istituti Tecnici aprano le porte a professionisti dell’Istruzione Professionale, richiamando una equipollenza o affermando che hanno avuto il “solo” invito degli Agrotecnici. Non è giustificabile sbagliare strada solo perché non si presta attenzione ai cartelli che indicano percorsi coerenti e corrispondenti alla meta da raggiungere.
E sbagliare strada, indicare percorsi scolastico professionali diversi da quelli definiti dallo Stato, significa illudere giovani e famiglie e soprattutto sperperare investimenti dello Stato e delle Famiglie che nella scelta degli indirizzi aprono le porte ad aspettative di vita e di professione per i loro figli.
Con chiarezza vogliamo rimarcare che la differenza di categoria fra Periti Agrari e Periti Agrari Laureati e Agrotecnici e Agrotecnici Laureati è determinata da differenza di competenze e differenza di competenze significa diverse opportunità professionali, forse simili, certamente complementari ma non equivalenti, né equipollenti.
Per queste considerazioni, allegato, trasmettiamo una breve relazione sulla distinzione delle competenze giuridiche dei due titoli di studio: “Perito Agrario ------ Agrotecnico”.
Scusandomi per i toni forse inusuali e forse un poco sopra le righe, ma decisi e chiari, motivati dalla necessità di un rispetto pedagogico che dobbiamo ai nostri giovani e alle loro famiglie, manifestiamo, sin d’ora, la nostra disponibilità a confronti con Dirigenti con il corpo insegnante nonché a partecipare a “lezioni” di concreto orientamento che devono aiutare i nostri diplomati di ISTITUTI TECNICI ad essere Periti Agrari nella professione, nel Paese e nella vita.
Il Presidente CNPAPAL
Per Agr Braga Mario